Tribunale per i Minorenni di Bari, decreto n. 1053/2024 MIN del 2 aprile 2025: autorizzazione quinquennale ai nonni paterni per garantire stabilità e sviluppo psicofisico della minore in Italia.
Con decreto n. 1053/2024 MIN il Tribunale per i Minorenni di Bari ha accolto il ricorso ex art. 31, comma 3, del d.lgs. n. 286/1998, presentato dai nonni paterni di una minore italiana, autorizzandoli a permanere nel territorio nazionale per un periodo di cinque anni, fino al 2 aprile 2030, al fine di garantire stabilità affettiva ed emotiva alla minore e tutelare il suo equilibrio psicofisico. I ricorrenti, conviventi e inseriti nel nucleo familiare, risultano parte integrante della quotidianità della bambina, offrendo sostegno concreto ai genitori, entrambi braccianti agricoli titolari di permesso di soggiorno. Il decreto attribuisce efficacia immediata e subordina la validità dell’autorizzazione all’assenza di condotte incompatibili con le esigenze del minore
La motivazione del collegio si colloca nell’alveo interpretativo consolidato dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite, secondo cui il giudizio prognostico circa il danno derivante al minore da uno sradicamento deve considerare età, grado di radicamento, prospettive di relazione, e impatto sullo sviluppo psicofisico. Viene confermato che l’autorizzazione può essere concessa anche ai nonni, laddove sia dimostrato un rapporto significativo, stabile e educativo con il minore. Il provvedimento valorizza una nozione estensiva dei “gravi motivi”, includendo non solo emergenze sanitarie, ma anche situazioni concrete e quotidiane capaci di incidere sul benessere globale del minore. La pronuncia riafferma la prevalenza del superiore interesse del minore rispetto alla rigidità delle norme sull’ingresso e soggiorno degli stranieri, allineandosi ai principi di proporzionalità, personalizzazione e bilanciamento tra esigenze familiari e controllo migratorio.
