Circolare congiunta n. 2829 (Prot. 0002829) del 28 marzo 2024 – Ministero dell’Interno e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
La circolare congiunta del 28 marzo 2024 firmata dai Ministeri dell’Interno e del Lavoro illustra le modalità di attuazione del d.lgs. 18 ottobre 2023, n. 152, che recepisce la direttiva UE 2021/1883 (Carta Blu UE) per semplificare e rendere più attrattivo il soggiorno in Italia di lavoratori altamente qualificati. Vengono definiti in modo flessibile i requisiti di accesso: possesso di un titolo terziario o di una qualifica professionale superiore, esperienza pluriennale in settori specialistici o, per le professioni regolamentate, l’adeguamento ai criteri del d.lgs. 206/2007. Il datore di lavoro inoltra al Sportello Unico per l’Immigrazione la domanda tramite il modulo BC, corredata da contratto vincolante di almeno sei mesi, documenti che attestano il titolo o l’esperienza, la retribuzione minima conforme ai parametri ISTAT o ai contratti collettivi, nonché asseverazioni e traduzioni legalizzate.
Lo Sportello Unico ha novanta giorni di tempo per rilasciare il nulla osta o comunicare il rigetto; entro otto giorni dall’ingresso il lavoratore firma il contratto di soggiorno e fa domanda di permesso alla Questura, che rilascia il titolo biennale per i contratti a tempo indeterminato o pari alla durata del contratto più tre mesi. La Carta Blu UE consente di esercitare, nel primo anno, esclusivamente l’attività qualificata per la quale è stata concessa, con eventuali cambi di datore subordinati al parere degli Ispettorati del Lavoro, e garantisce il medesimo trattamento riservato ai cittadini italiani. Infine, la normativa agevola la mobilità intra-UE: i titolari di Carta Blu rilasciata da un altro Stato membro possono soggiornare in Italia fino a novanta giorni senza visto e, dopo dodici mesi (sei per i trasferimenti intra-societari), presentare direttamente in Italia la domanda per un nuovo nulla osta.
