La Camera Avvocati Immigrazionisti Italiani, nella lettera indirizzata al Dipartimento delle Libertà Civili del Ministero dell’Interno, contesta la mancata profilazione dei professionisti per l’invio delle domande di flussi di ingresso per il biennio 2024-2025, evidenziando una situazione di ostacolo operativo per gli avvocati immigrazionisti che, pur avendo seguito tutte le procedure richieste, non hanno avuto la possibilità di avanzare telematicamente le domande a nome dei propri assistiti a causa del blocco del profilo che risulta ancora in modalità “privato”. Questo ritardo di cinque giorni ha impedito di completare le domande di flussi entro i termini previsti, creando disagi significativi. La Camera chiede quindi il prolungamento dei termini di compilazione per evitare che i professionisti esclusi subiscano conseguenze a causa di problemi tecnici non imputabili a loro e invita il Ministero a fornire una maggiore chiarezza sulle modalità di accreditamento, includendo nel sito ufficiale un elenco dettagliato degli adempimenti necessari per chi non ha ricevuto esito positivo alla richiesta di profilazione. Infine, l’associazione si riserva il diritto di agire in giudizio per tutelare i diritti degli avvocati esclusi, ponendo enfasi sulla tutela del diritto all’accesso ai flussi e, per estensione, sui diritti dei loro clienti.
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